Manca circa una settimana, forse qualcosa di più o di meno, ma è già tempo di iniziare a valutare gli effetti dell’imminente irruzione artico-nord atlantica. L’impatto sullo scenario meteo sarà significativo, con conseguenze sia sulle temperature che sulle precipitazioni. Il rischio è di trovarsi di fronte a un’ondata di maltempo intensa, capace di lasciare il segno su diverse aree della Penisola.
Origine del peggioramento: l’aria fredda in arrivo dal Circolo Polare Artico
La genesi di questa nuova fase perturbata è ormai chiara: si conferma l’isolamento di un anticiclone tra l’Islanda e il Regno Unito, una configurazione che favorirà la discesa di masse d’aria molto fredde dal Circolo Polare Artico. Questa massa gelida punterà dritto verso l’Europa centrale, per poi scivolare verso ovest, coinvolgendo con ogni probabilità anche la parte occidentale del continente.
Gli ultimi aggiornamenti dei modelli previsionali più affidabili indicano che l’aria fredda verrà attratta da un’azione depressionaria di origine nord-atlantica. Tale depressione, alimentata dal gelo in quota, si approfondirà ulteriormente, penetrando con forza nel bacino del Mediterraneo.
Meteo Italia: freddo e piogge intense, rischio fenomeni estremi
Dopo una breve tregua non troppo convincente, il maltempo tornerà a colpire con decisione le nostre regioni, in un contesto termico tipicamente invernale. Il forte contrasto tra masse d’aria con caratteristiche opposte potrebbe favorire fenomeni intensi, con il rischio di nubifragi, temporali violenti e grandinate.
Uno degli aspetti più rilevanti sarà il ritorno della neve, che potrebbe cadere abbondante sulle Alpi e sull’Appennino, anche a quote relativamente basse. Nel frattempo, le piogge risulteranno diffuse e persistenti su molte aree della Penisola, rendendo particolarmente delicata la situazione idrogeologica.
Quanto durerà questa fase perturbata?
La domanda più ricorrente è: quando finirà questa ondata di maltempo? Stando alle attuali proiezioni, non prima del 20 marzo. Tuttavia, non è affatto detto che il miglioramento sia definitivo. Anzi, l’intero mese di marzo potrebbe essere caratterizzato da condizioni meteo estremamente instabili, con il susseguirsi di nuove perturbazioni nord-atlantiche.
Si tratta di una dinamica del tutto normale per questa fase dell’anno: la transizione stagionale è ormai avviata, e la primavera potrebbe tardare a prendere il sopravvento. Resta quindi alta l’attenzione per i prossimi aggiornamenti, perché il maltempo non sembra intenzionato a concedere tregua.